Occlusione Dentale e Postura – Repetita Iuvant


L’occlusione dentale svolge un ruolo importantissimo sulla postura del corpo. Ma quanti lo sanno?

Ahimè, ancora troppo pochi. Quantomeno stando a ciò vedo tutti i giorni e alle manifestazioni di stupore dopo le spiegazioni e le dimostrazioni del caso. E poi, dopo aver verificato la bontà dell’intervento, ecco la scontata domanda: “Perché non me l’ha mai detto nessuno prima? E’un sacco di tempo che ho questi problemi!”

E’ una domanda a cui faccio fatica a rispondere. Sono conoscenze ed informazioni che applico nel mio lavoro da trent’anni, sulle quali molto si è detto e molto si è scritto. Probabilmente, però, non è abbastanza.

Ecco, allora, il perché del “repetita iuvant”.

L’occlusione dentale ha davvero un ruolo importantissimo nella postura del corpo, molto più importante di quanto sia realmente percepito.

L’equilibrio, la postura da fermi ed in movimento, sono regolati dal sistema nervoso centrale, dall’orecchio interno, dalla vista, dall’appoggio plantare, dalla facilitazione-inibizione muscolare che dà il coordinamento e dalla “bocca”.

La bocca svolge un ruolo importante, perché i contatti dentali permettono un accomodamento sottile del corpo nello spazio. I denti funzionano come sensori, come propriocettori. Anche piccoli precontatti, dell’ordine di 40 micron, possono determinare delle correzioni compensatorie della postura in torsione attraverso le catene muscolari.

Una diminuita dimensione verticale della bocca o alterate funzioni di deglutizione o respirazione, creano compensazione in rotazione interna e incurvamento, provocando il passaggio dalla posizione eretta ad una che, nei casi gravi, richiama quella rappresentata dalla tipica immagine della befana.

Va da sé che ogni forma di compensazione altera in modo più o meno grave la funzione e, di conseguenza, può produrre modifiche della struttura che si manifestano con limitazioni,dolori, ecc.

Immaginate, ora, se questi squilibri sono presenti in uno sportivo, sia questo amatore o professionista. Le sue prestazioni saranno le sue migliori prestazioni? Penso proprio di no. E allora, perché regalare grossi vantaggi agli avversari, non riuscire a dare il massimo e, soprattutto, non permettersi di creare e mantenere salute col movimento e l’attività fisica?

Non è un caso che nello schema dell‘homuncolus motorio, schema che indica le aree della corteccia cerebrale coinvolte col movimento, la bocca da sola rappresenti in grandezza il 35% e, con mano e piede, circa il 90%, proprio perché zone deputate ad un movimento “più fino”.

C’è da pensare! Purtroppo tanti disturbi sono ritenuti normali solo perché sono molto frequenti, ma normali non sono. L’unica via percorribile per rimuoverli è quella di togliere le cause a monte!

Valete! A presto,

Fausto