Fare dono.
“Lo psichiatra austriaco Victor Frankl è sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti e, nel libro sconvolgente scritto su quell’esperienza, evoca quello che a molti internati permetteva di reggere nonostante tutto.
Anche se le sue osservazioni non hanno valore di prova scientifica, le sue conclusioni concordano con quelle degli studi effettuati: per vivere in un universo freddo e indifferente si deve dare un significato alla propria esistenza, collegarsi con qualcosa.
Nelle situazioni disperate, suggerisce Frankl, non bisogna chiedere alla vita quello che può fare per noi, ma domandarci che cosa possiamo fare noi per lei. Può semplicemente voler dire svolgere il proprio lavoro con più generosità, nella costante consapevolezza di quello che può dare agli altri.
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Madre Teresa di Calcutta, senza dubbio l’incontrastato simbolo della compassione del XX secolo, diceva: “Non cercate azioni spettacolari: ciò che conta è che diate qualcosa di voi stessi. Ciò che conta, è il grado di compassione che mettete nei vostri gesti“. ” ( Tratto da Guarire di David Servan-Schreiber).
Valete! A presto,
Fausto